13
maggio 2013

OVINE GEOMETRIE

ovvero: come un audace duo di architetti olandesi sia riuscito a ripensare lo stile di vita di un gregge di pecore costruendo intorno a loro un ovile decisamente speciale
Posted by il 13 maggio 2013

Almere è un comune olandese della provincia di Flevoland, non lontano da Amsterdam: una città nata di recente (stando a Wikipedia la prima casa venne terminata nel 1976), ma cresciuta molto rapidamente, fino a diventare la settima area urbana più popolosa dei Paesi Bassi. Forse anche grazie a queste sue origini recenti Almere è particolarmente propensa a dare spazio al design, come testimoniano diversi edifici dall’architettura audacemente contemporanea che è facile scoprire navigando in rete. Un caso esemplare di questa voglia di sperimentare nuove applicazioni architettoniche è l’ovile municipale del parco Johannes Marten den Uyl nel cuore della città, progettato da Studio 70F, un duo di architetti olandesi composto da Bas ten Brinke e Carina Nilsson.

Architetti olandesi: ovile di Almere (Olanda) by Studio 70fArchitetti olandesi: ovile di Almere (Olanda) by Studio 70fCostruito sulle fondamenta di un ovile preesistente, ma andato a fuoco nei primi anni ’80,  il progetto è stato commissionato dalla municipalità di Almere nel 2005 e terminato alla fine del 2008. L’ovile è una semplice scatola parallelepipedale di 126mq, avvolta in una facciata continua di listelli di legno. Questa trama listellare, apparentemente uniforme lungo l’intero perimetro esterno, è in realtà chiusa nella metà inferiore dell’edificio, e aperta in quella superiore, dove le fessure tra i listelli orizzontali garantiscono una ventilazione naturale e continua (come si può ben apprezzare nelle foto notturne). L’area destinata agli animali occupa metà della superficie dell’edificio, e si sviluppa su un unico spazio a doppia altezza, mentre l’altra metà comprende servizi igienici e un piccolo magazzino (al piano terra) e un ufficio e una seconda area di stoccaggio (al secondo piano).

Architetti olandesi: ovile di Almere (Olanda) by Studio 70fL’edificio è aperto al pubblico, che può attraversare l’ovile longitudinalmente, passeggiando tra gli animali che si trovano ai due lati dei visitatori dietro ad apposite recinzioni. Alle estremità di questo percorso si trovano due porte, centrate sui lati corti del parallelepipedo, costituite da persiane realizzate nel medesimo grigliato listellare di tutta la superficie esterna, in cui si integrano perfettamente fino a divenire invisibili una volta chiuse. Altre 4 persiane invisibili sui due lati lunghi dell’edificio sono invece pensate per l’accesso degli animali. L’apertura basculante a libro consente un transito ampio e naturale alle pecore, che possono muoversi liberamente dentro e fuori dall’edificio nelle ore diurne, mentre al calare del sole le persiane si possono chiudere sia manualmente che automaticamente, grazie a un sistema di sensori crepuscolari capaci di riaprirle al sorgere del sole. Le pecore apprendono rapidamente questo ritmo e imparano da sole a rientrare quando il tramonto si avvicina, mentre la mattina decidono autonomamente se rimanere più a lungo all’interno oppure uscire subito nel parco.

Architetti olandesi: ovile di Almere (Olanda) by Studio 70fDi notte, l’edificio diventa una lanterna luminosa al centro del parco. Come dicono i due architetti olandesi, si potrebbe dire che l’ovile “si sveglia e va a dormire ogni giorno” in completa autonomia. Con una trasparenza tutta nord europea Studio 70 e il comune di Almere dichiarano il costo di realizzazione dell’edificio, altrettanto fuori dall’ordinario ovino quanto lo è il suo design: 125.000€, coperti però quasi interamente da “sponsored money”, attirato dalla visibilità locale e internazionale del progetto.

Architetti olandesi: ovile di Almere (Olanda)Architetti olandesi: ovile di Almere (Olanda) by Studio 70fL’ovile comunale del parco J.M. den Uyl non è il primo esperimento di fortunato connubio tra allevamento delle pecore e architettura di qualità realizzato dalla municipalità di Almere: nel 2003 lo stesso comune aveva già affidato a Studio 70 una casa altrettanto sofisticata per 80 fortunati ovini (e naturalmente – non dimentichiamolo – per un numero imprecisato di scolaresche e visitatori che ne beneficiano ogni giorno). E’ un precedente che aiuta ad inquadrare meglio entrambi i progetti, dal momento che le impeccabili linee curve delle sue geometrie e il costo ancora più elevato (300.000€) suggeriscono un approccio progettuale e politico già consolidato, e la sua convinta ripetizione permette di contestualizzare l’esperienza e l’investimento in un ambiente culturale capace di darle valore.

Architetti olandesi: ovile di Almere (Olanda) by Studio 70fPer saperne di più:

Francesco Catalano

Marketing manager per passione, interior designer per natura, blogger e autore per destino, vive tra un villaggio nel sud della Francia e l’Emilia Romagna. Direttore Marketing e Comunicazione di Novoceram, la più antica manifattura ceramica francese, studioso di marketing esperienziale e autore del primo libro sui Temporary Store. Accanto all’attività manageriale, svolge anche quella di interior designer nel suo studio dove applica i principi del marketing esperienziale alla progettazione di interni residenziali e commerciali. I suoi progetti hanno ottenuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra cui la prestigiosa Etoile dell’Observeur du Design.
www.francescocatalano.it

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