• ovvero: come il marchio Diesel e il fotografo Jean-Pierre Khazem, cercando ventitré modi di sfuggire alla condanna del tempo, ne abbiano trovato almeno uno che funziona davvero

  • ovvero: come la fotografa Carolina Amoretti e Matteo Abbo abbiano attualizzato la tradizione arcimboldesca con una serie di ritratti dai molti sapori

  • ovvero: come un audace duo di architetti olandesi sia riuscito a ripensare lo stile di vita di un gregge di pecore costruendo intorno a loro un ovile decisamente speciale

  • ovvero: come nel deserto del Nevada sorga ogni anno una metropoli effimera capace di calamitare uomini e donne da tutto il mondo per una settimana di arte, musica, stravaganza umana e libertà di espressione

  • ovvero: come Intel, spettacolarizzando le nostre vite virtuali sui social network, sia riuscita a far decollare un'applicazione Facebook sfacciatamente emozionale

  • ovvero: come nei ritratti degli oligarchi in erba dell'elite russa di Anna Skladmann ho ritrovato quella vibrante capacità di raccontare un mondo protetto che mi aveva stregato nelle foto di Daniela Rossell

  • ovvero: come un albergo danese (Hotel Fox), una casa automobilistica tedesca (Volkswagen) e una fanciulla semicaliforniana (Birgit Amadori) abbiano trasformato un'operazione di marketing in un antico incantesimo

  • ovvero: come un ben selezionato esercito di artisti-gioiello sia riuscito a racchiudere in un celebre barattolo di amarene 30 sapidi assaggi di pura sindrome di Stendhal

  • ovvero: come cultura messicana, musica rock ed ecologia possano risuonare insieme, tra le dita di un musicista con i controfiocchi, in un imprevedibile accordo perfetto

  • ovvero: come il modello del continuum di Fiske e Neuberg ci insegni che possa bastare un dettaglio inatteso per risvegliare le nostre energie cognitive e dedicarne una quota aggiuntiva all'interpretazione di ciò che ci circonda

  • ovvero: come innovazione e tradizione pubblicitaria possano essere declinate in un percorso esperienziale a tutto tondo a base di "Red Passion"

  • ovvero: come nell'epoca di internet un voluttuoso soffitto madido di cioccolato fondente possa (quasi) sostituire una brillante campagna pubblicitaria planetaria

  • ovvero: come le foto di Leo Fuchs possano ancora vendicare la monotonia dei soliti quattro scatti di Audrey Hepburnspalmati sul ciarpame più dozzinale.

  • ovvero: come secondo Seth Godin il potere dello straordinario e un otaku coi fiocchi possano trasformare l'ancestrale pratica gossipereccia del passaparola nel motore della nuova comunicazione