23
novembre 2015

MARTA ABBA, LUIGI PIRANDELLO E UNA MEZZALUNA

ovvero: come una Musa imprenditrice riuscì a conquistare il Maestro e a lasciare la propria firma nella skyline versiliese
Posted by il 23 novembre 2015

La Versilia nasconde perle che a volte i suoi abitanti dimenticano di possedere e che solo il tempo e una predisposizione innata alla flânerie, permettono di riscoprire. Sono gioielli architettonici che intrecciano storie, misteri e amori tra grandi personaggi del passato e del presente. Protagonista di questo articolo è la dimora dell’attrice e imprenditrice Marta Abba a Lido di Camaiore, conosciuta come Villa Mezzaluna. L’edificio, progettato nel 1924 e fatto costruire nel 1927, fu realizzato dall’ingegner Carlo Sorbi. Passeggiando per il quartiere Costa Fiorita, incontrerete, nascosto tra alti pini marittimi, un villino che sovrasta in altezza e forma le case circostanti. Ispirato a una dimora mediorientale, l’edificio è caratterizzato da forma tonda e da una cupola abbellita da una Mezzaluna da cui appunto prende il nome. Una moschea unica che più che l’amore per il divino è testimone della passione – seppur platonica – tra uno degli scrittori più celebri del Novecento, Luigi Pirandello, e l’attrice Marta Abba.

Il villino Mezzaluna di Marta Abba a Lido di Camaiore - Carefully selected by Gorgonia www.gorgonia.it

Una foto di scena di Luigi Pirandello con l'attrice Marta Abba - Carefully selected by Gorgonia www.gorgonia.it

LE ARCHITETTURE ORIENTALISTE DI VIAREGGIO

La moda orientale nell’architettura che si diffuse Versilia in quel periodo è visibile a Viareggio in diversi edifici: primo fra tutte il Villino Nistri ispirato alla Moschea di Alabastro del Cairo, città in cui l’architetto Enrico Nistri, che la progettò, visse alcuni anni dedicandosi alla decorazione d’interni. La costruzione, risalente al 1913, ha pianta rettangolare e una torre il cui profilo merlato ricorda un minareto egiziano. Non dimentichiamo inoltre il Gran Caffè Margherita, simbolo della passeggiata viareggina, costruito nel 1929 da Alfredo Belluomini. Il padiglione del caffè-concerto è sovrastato da due cupole d’ispirazione orientale che spiccano per quella caratteristica policromia dei materiali di rivestimento, che si ritrova anche a Villa Mezzaluna.

Il villino nistri dell'arch. enrico nistri a Viareggio - Carefully selected by Gorgonia www.gorgonia.it

Il Caffé Margherita costruito da A. Bellomini a Viareggio nel 1929 - Carefully selected by Gorgonia www.gorgonia.it

MARTA ABBA

Marta Abba, di notevole eleganza e bellezza, non fu soltanto Musa del Maestro siciliano, ma una donna risoluta – fu la prima a indossare un costume a due pezzi a Castiglioncello – e intraprendente che fondò una propria compagnia teatrale e si sposò, adulta, con un industriale di Cleveland. I due artisti scambiarono un carteggio – pubblicato recentemente da Mondadori e Mursia – in cui è possibile leggere non solo le sfumature del loro profondo legame, ma anche le caratteristiche del mondo teatrale di quel periodo.

Una foto autografata dell'attrice Marta Abba - Carefully selected by Gorgonia www.gorgonia.it

Oltre a essere un’attrice di notevole bravura – come riportano molte recensioni dell’epoca – Marta Abba collaborò con diverse riviste del settore. Molto interessante un suo articolo sul mestiere di attrice di cui riporto un estratto. “Il poeta ha per materia le parole; lo scultore, il marmo e il bronzo; il pittore, i colori e la tela; il musicista, i suoni e gli strumenti. La materia dell’attrice è se stessa. Per realizzare un’immagine, un ritratto, un sentimento l’attrice opera sopra se stessa. E’ lo strumento musicale della sua musica interiore; si scolpisce, si dipinge, si modella da se stessa. In questo terribile e angoscioso lavoro è la sua gloria e la sua pena maggiore” (da “Un’attrice allo specchio”, nella rivista “Il Dramma” – Anno VII – n.125 – 1 novembre 1931).

Silvio D'Amico e Marta Abba in costume da bagno - Carefully selected by Gorgonia www.gorgonia.it

IL QUARTIERE COSTA FIORITA

Torniamo alla Villa Mezzaluna e alla Versilia d’inizio secolo. Viareggio era considerata meta mondana, abbellita da opere dell’architetto Belluomini e decorazioni del fiorentino Chini, e i lotti di terreno avevano costi proibitivi. Gli artisti, in particolari attori e registi, attirati dal vicino teatro pucciniano di Torre del Lago, iniziarono a cercare luoghi meno costosi. Lido di Camaiore sembrò essere il luogo perfetto per case di gusto e di carattere. Sorse la cooperativa Costa Fiorita il cui obiettivo era edificare “un grande villaggio silvano-marino”. Proprio in quel luogo lo scrittore e l’attrice scelsero un terreno appartato su cui costruirono il villino. L’attrice non era sola in questo rifugio silvano dal momento che, nello stesso quartiere, trovarono dimora il drammaturgo siciliano Rosso di San Secondo, il maestro del Liberty Galileo Chini e il pittore Lorenzo Viani.

Il villino Mezzaluna di Marta Abba a Lido di Camaiore - Carefully selected by Gorgonia www.gorgonia.it

MARTA E PIRANDELLO A VILLA MEZZALUNA

Marta Abba volle una costruzione tondeggiante, una volta dipinta di stelle, stanze luminose e un ambiente in cui potessero vedersi senza segreti, ma lontani da occhi indiscreti. E far crescere una passione che portò Pirandello a scrivere “Marta mia vorrei che Ti venisse più spesso l’ ispirazione di scrivermi, perché il bisogno che ho sempre avuto delle Tue lettere, come dell’ aria per respirare, in questo momento è più grande che mai; e Ti dico perché. Credo che io stia componendo, con un fervore e una trepidazione che non riesco ad esprimerti, il mio capolavoro; con questi “Giganti della montagna” mi sento asceso a una sommità, dove la mia voce trova altezze d’ inaudite risonanze… E scrivo con gli occhi della mente fissi a Te”.

Luigi Pirandello, Marta Abba e Massimo Bontempelli- Carefully selected by Gorgonia www.gorgonia.it

Elena Codeluppi

Elena Codeluppi

Elena Codeluppi si occupa di web, digital e content marketing per un’agenzia di comunicazione di Reggio Emilia, come freelance e come docente presso diversi enti di formazione e Università. Il suo primo amore però rimane la semiotica della cultura per cui ha ottenuto un PhD presso l’Università di Bologna e la memoria sociale che la porta a leggere il presente come segno palesato o nascosto di un passato che ci “perseguita”.

3 Responses to “MARTA ABBA, LUIGI PIRANDELLO E UNA MEZZALUNA”

  1. Graziella Sigali

    Grazie per aver reso omaggio a mio suocero, che era ingegnere, non architetto.

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    • Francesco Catalano

      Grazie a lei Graziella per la sua attenzione e per questa precisazione. Correggiamo subito da “Architetto Carlo Sorbi” a “Ingegner Carlo Sorbi”, giusto? 🙂

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  2. Graziella Sigali Sorbi

    Carlo Sorbi, nato a Lucca nel 1904, si laurea in Ingegneria Civile presso l’Università di Pisa nel 1927. Muore a Viareggio nel 1954. Grazie a Voi per averne parlato ma, a mio suocero, sono da ascrivere quasi tutte le ville della Cooperativa Costa Fiorita, per le quali non fu mai pagato, dal momento che, la suddetta cooperativa fallì, prima che fossero portati a termine tutti i lavori.
    Arch. Graziella Sigali Sorbi

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