15
maggio 2015

LA FOTOGRAFIA DEI DESTINI INCROCIATI

ovvero: come un raggio di sole posato su un ritratto scattato da Fabrizio Cicconi negli anni '90 possa innescare un infinito gioco di riflessi
Posted by il 15 maggio 2015

Seduta in salotto, con una tazza di caffè americano bollente sul tavolino, osservo i libri che mi circondano e le poche immagini alle pareti. Un raggio di sole colpisce una fotografia: mi soffermo e penso all’intreccio di affetti passati e presenti custoditi in quel ritratto. Due sono i soggetti che dominano la scena e uno, ovviamente, è il contesto in cui si trovano: quella “Emilia Paranoica” degli anni novanta, come diceva il testo della famosa canzone del gruppo punk-rock dei CCCP Fedeli alla Linea. La foto è stata scattata in campagna, in quella pianura cantata e descritta dagli stessi protagonisti del ritratto. L’autore, Fabrizio Cicconi, è riuscito a fermare uno stato e un simbolo per molti italiani della mia generazione: Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, nucleo originario dei CCCP, da cui hanno avuto origine anche, nel 1992, i CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti). Prima che i CSI si sciogliessero, prima che l’economia entrasse in crisi, prima che la “paranoia” dilagasse in tutto il Paese.

Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni dei CCCP in una foto di Fabrizio Cicconi - www.gorgonia.it

Il ritratto mi è stato regalato da un’amica per la laurea: inizia il sentiero dei destini incrociati. L’amica come una sorella, l’autore un artista che stimo, i cantanti una delle colonne sonore della vita. Nel tempo ho conosciuto i protagonisti del ritratto, il fotografo ha fissato in uno scatto la mia famiglia e l’amica ha visto nascere mia figlia. La forza della fotografia non si esaurisce nel dono ricevuto. Sono tante le persone che vedendo quell’immagine hanno condiviso la sua potenza: due di loro mi hanno confessato che hanno scelto Reggio Emilia come propria città per il simbolo di Emilia diffuso dai CCCP-CSI e la terza che, ogni volta che osserva questa foto, ricorda il motivo per cui ha iniziato la carriera di fotografo.

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FABRIZIO CICCONI

Fabrizio Cicconi è nato e vive a Reggio Emilia e si occupa di fotografia sociale. Con il suo lavoro è in grado di descrivere in una sola immagine vere e proprie storie di vita. Oggetto della sua ricerca è sempre la comunità rappresentata dalle singole persone e dai simboli che la costituiscono. Giovani, vecchi, bambini, case, strade e persino tram ricorrono nei suoi progetti fotografici che sono stati in grado di descrivere tanto la sua città (come nella pubblicazione “Via Roma” edito da Zoolibri o “Una città in movimento” edito da Skira), quanto degli ambienti a lui estranei come l’est Europa (ad esempio nel progetto “East n.9“). La vita quotidiana, fatta di particolari minimi, riempie le storie fotografiche di un autore la cui abilità è descrivere i limiti fisici tra privato e pubblico delle vite descritte. Confini visibili nelle mura delle case, nei filari che circondano un villaggio o in una fila di panni appesi.

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I RITRATTI DI FABRIZIO CICCONI

La forza dell’autore è però racchiusa nel ritratto: la ripresa naturale senza luci artificiali restituisce sguardi reali immersi nel loro contesto di vita. Una fotografia non patinata che sottolinea come l’uomo e l’ambiente non possono che essere strettamente intrecciati. Una ricerca della bellezza intrinseca del reale.

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Elena Codeluppi

Elena Codeluppi

Elena Codeluppi si occupa di web, digital e content marketing per un’agenzia di comunicazione di Reggio Emilia, come freelance e come docente presso diversi enti di formazione e Università. Il suo primo amore però rimane la semiotica della cultura per cui ha ottenuto un PhD presso l’Università di Bologna e la memoria sociale che la porta a leggere il presente come segno palesato o nascosto di un passato che ci “perseguita”.

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