08
marzo 2012

LE STANZE DI BIRGIT AMADORI

ovvero: come un albergo danese (Hotel Fox), una casa automobilistica tedesca (Volkswagen) e una fanciulla semicaliforniana (Birgit Amadori) abbiano trasformato un'operazione di marketing in un antico incantesimo
Posted by il 08 marzo 2012

Ho l’impressione che il giorno in cui il marketing inizierà ad annoiarmi sia ancora molto lontano. Me lo lascia pensare quell’inconfondibile brividino lungo il cuoio capelluto che provo ancora ogni volta che un marchio riesce a catturarmi nella sua filosofia sul filo di un’idea brillante, unica, seducente. Stasera mi è successo con Volkswagen, che per lanciare la sua utilitaria Fox ha selezionato 21 artisti internazionali, affermati nel campo del graphic design, della street art e dell’illustrazione, da Boris Hoppek a Simone Legno (aka Tokidoki), a cui ha scelto di dare carta bianca per allestire 61 camere del Park Hotel, un albergo a 3 stelle nel centro di Copenhagen, per l’occasione rinominato Hotel Fox in onore della volpesca vettura.

La camera 509 dell'Hotel Fox di Copenhagen, decorata da Brigit AmadoriUn dettaglio della moquette della camera 509 dell'Hotel Fox a CopenhagenL’operazione risale al 2005, durante il quale Volkswagen ha invaso per 3 settimane la capitale danese con un’ondata di iniziative promozionali destinate a polarizzare sulla nuova vettura un pubblico giovane e sensibile all’arte ed al design. Gli eventi sono terminati da un bel pezzo, ma da allora l’hotel non ha più rinunciato a questo suo nuovo volto, per la gioia della famiglia Brøchner che lo gestiva ben prima dell’operazione e che ha colto in questo trasformazione  un’irripetibile occasione per imprimere una svolta al proprio posizionamento.

due scorci della camera 510 dell'Hotel Fox con le illustrazioni di Brigit AmadoriOgnuna delle camere nasce da un pensiero preciso, e cerca di trasmettere un messaggio (che viene raccontato nelle room info sul sito dell’hotel), intorno a cui ogni artista ha costruito il proprio design. Come sempre, tra tanti gioielli, qualcuno mi colpisce solo di striscio, mentre qualche altro riesce a lanciare una scintilla che mi centra esattamente la pupilla. E’ il caso delle 3 stanze illustrate da Birgit Amadori, illustratrice di origni tedesche, ora trapiantata in California, che ha scelto di avvolgerne le pareti in un’aura magica che ha fatto immediatamente effetto sul mio arcinoto coté fiabofilo (chi di voi avesse mai dato una sbirciatina al mio progetto l’Echappée Verte, non penso che si stupirà di questa mia preferenza).

La camera 217 dell'Hotel Fox di Copenhagen con le illustrazioni di Brigit AmadoriLa parete principale della camera 217 dell'Hotel Fox disegnata da Briget AmadoriSulla scia di questo triplo incantesimo, ho provato ad avventurarmi più a fondo nel mondo dell’illustratrice, che ho scoperto essere popolato di miti e le leggende teutoniche che la fanciulla si diverte a mescolare tra loro e a contaminare  con spunti tratti da altre mitologie, come quella giapponese, dando corpo ad una narrazione decisamente personale.

La mia favola della buonanotte finisce qui, ma vi lascio una chiave per scoprire le altre magie di Birgit: un album dedicato alle sue illustrazioni che vi aspetta sulla nuova pagina Facebook di Gorgonia!

Un dettaglio della moquette della camera 217 dell'Hotel Fox, disegnata da Brigit AmadoriPer saperne di più:

Francesco Catalano

Marketing manager per passione, interior designer per natura, blogger e autore per destino, vive tra un villaggio nel sud della Francia e l’Emilia Romagna. Direttore Marketing e Comunicazione di Novoceram, la più antica manifattura ceramica francese, studioso di marketing esperienziale e autore del primo libro sui Temporary Store. Accanto all’attività manageriale, svolge anche quella di interior designer nel suo studio dove applica i principi del marketing esperienziale alla progettazione di interni residenziali e commerciali. I suoi progetti hanno ottenuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra cui la prestigiosa Etoile dell’Observeur du Design.
www.francescocatalano.it

3 Responses to “LE STANZE DI BIRGIT AMADORI”

  1. ARRIGO

    Per una volta, mio bravissimo francesco, non sono d’accordo con te. Capisco il fiabesco, ma mi chiedo: esiste ancora la differenza fra il kitch e il buon gusto? Quel mobile con boiserie da donna di servizio veneta, ha diritto di esistere? Dimentichiamo il letto – Altra domanda: una persona normale e non in vena di trips, ci dormirebbe in una stanza così?

    Rispondi
    • Francesco Catalano

      😀 😀 😀 …hai ragione Arrigo: il décor delle stanze non è proprio all’altezza 🙂 …eppure, nonostante questo, l’originalità dell’iniziativa di Volkswagen è riuscita a colpirmi… soprattutto in questa interpretazione di Brigit Amadori. Sulla pagina Facebook di Gorgonia http://www.facebook.com/gorgonia.it#!/media/set/?set=a.10150613123472992.381940.347003267991&type=1 ho pubblicato un album con altri suoi lavori che trovo esprimano molto bene la sua fascinazione per i miti nordici – e non solo – e una indiscutibile Passione per il suo lavoro… e sai che quando riconosco Vera Passione divento subito più indulgente 😉

      Rispondi
  2. ARRIGO

    Sempre intelligentissimo, sensibilissimo, e -diciamolo- molto onesto il nostro Francesco!! Dopo la tua risposta divento anch’io più indulgente 😛

    Rispondi

Rispondi a Francesco Catalano Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *