31
ottobre 2012

IL VARNA RESTAURANT DI ARHUS

ovvero: come un audace progettista danese reso immortale dal suo senso del colore trasformò un candido castello in un sontuoso scrigno policromo
Posted by il 31 ottobre 2012

Si conclude con questo post la mia esplorazione dei principali progetti di interior design di Verner Panton, industrial e interior designer danese della metà del secolo scorso, e uno dei più influenti protagonisti del design di tutti i tempi (potete saperne di più sulla biografia di Verner Panton nel primo articolo introduttivo).

verner-panton-varna-restaurant-interior-designCome abbiamo visto nei progetti di Visiona 0 e Visiona 2 e in quello di Der Spiegel e della Spiegelkantine ad Amburgo, una delle chiavi del successo di Verner Panton è sicuramente la capacità di combinare colori puri e intensi che marcarono il gusto del suo tempo ben oltre i confini della Danimarca: un talento di cui ha dato prova anche in questo progetto del 1971 per il completo allestimento degli interni del ristorante Varna (detto anche Varna Palace o Varna Palæet), nella città di Århus in Danimarca. Il locale, collocato all’interno di un candido castellozzo turrito costruito nel 1909, nella foresta di Marselisborg, è un vero concentrato di prodotti di serie disegnati da Panton, combinati ad arredi che il designer aveva invece progettato esclusivamente per il locale.

VERNER PANTON Varna Restaurant Arhus, Denmark - Entranceverner-panton-varna-restaurant-interior-designIL VARNA RESTAURANT E VERNER PANTON

Il principio del total environment

Nel pieno rispetto del principio del “total environment“, anche il Varna era inteso come un insieme unico, interamente frutto della creatività di Panton, che ne aveva progettato ogni dettaglio: dagli arredi (le sedie metalliche Pantanova della sala principale e le Panton Chair in plastica rossa della sala rotonda) agli apparecchi per l’illuminazione (le sospensioni Spiral Lamp SP1 della sala principale e le Flowerpot che disegnano larghi motivi circolari nella sala rotonda) fino agli accessori decorativi (i controsoffitti di sfere colorate di poliuretano sospese), e ai materiali di rivestimento (i motivi curvilinei Decor I delle moquette e dei tessuti di Mira-X).

VERNER PANTON Varna Restaurant Arhus, DenmarkTutti gli elementi del progetto erano stati disegnati e combinati da Panton per generare da un lato l’effetto di immersione in mondo unitario e fantastico, ma dall’altro per caratterizzare ogni sala conferendole una dinamica specifica, costruita attraverso forme e colori dedicati. Seguendo questa logica la sala principale del ristorante era dominata da un colore viola intenso (decisamente molto Panton!), scandita dai volumi sferici arancioni e blu del soffitto e accesa dai riflessi metallici delle Spiral Lamps e delle sedie Pantonova cromate.

verner-panton-varna-restaurant-interior-design

L’atmosfera cambiava nella sala rotonda, detta anche Red Hall dal nome del rosso primario di ogni suo elemento – tende, luci, pavimenti, soffitti, tavoli e sedie – e accentuato dalla calda luce riflessa delle sospensioni Flowerpot, appese al soffitto. Anche le forme organiche delle strutture di riposo Living Tower collocate nella lounge servivano a darle un segno stilistico specifico, coerente con la sua funzione di relax e conversazione, così come il designer aveva invece scelto di enfatizzare le proporzioni del corridoio d’ingresso ritmandole con i motivi ondulati delle moquettes e dei tessuti alle pareti.

VERNER PANTON Varna Restaurant Arhus, Denmark - Foyer

IL VARNA RESTAURANT E VERNER PANTON

Il destino attuale del progetto

Un progetto come quello del Varna Palace riuscirebbe a sembrarci innovativo anche se fosse appena stato firmato da qualche archistar contemporanea. Pensare quindi che le immagini che vedete risalgono invece a 42 anni fa non può lasciare indifferenti. Ma se il tempo non ha scalfito la portata storica dell’interior design di Panton, ha invece fatto piazza pulita di ogni sua traccia tangibile, che non siano queste fotografie: da un commento a un post su Private, ho scoperto che il ristorante è stato chiuso intorno al 1980, quando Panton era ancora in vita e non ancora consacrato dai posteri come uno dei grandi del design del XX secolo.

VERNER PANTON Varna Restaurant Arhus, DenmarkTra il momento del cambio delle mode e quello in cui il trascorrere del tempo permette di stabilire la prospettiva migliore per guardare alle testimonianza del passato, c’è sempre un periodo di mezzo, in cui il confine tra genio e stupidità risulta piuttosto sottile. Il Varna non è riuscito a sopravvivere a questo interludio e non appena i suoi arredi sono apparsi datati (troppo “kindergarten-like“, come scrive il commentatore) il destino ha voluto che i nuovi proprietari del locale se ne sbarazzassero senza scrupoli.  Il ristorante è stato nuovamente riaperto al pubblico recentemente, completamente riarredato in un classico stile nordico, chiaro e pulito, che limita le citazioni al glorioso passato del locale al misero omaggio di qualche sospensione di Verner Panton appesa al mesto controsoffitto fonoassorbente bianco senza riuscire a mostrare nulla di sostanzialmente diverso da tanti altri ristoranti  scandinavi: “cool but a bit boring“.

Gli altri 3 post della serie dedicata al mondo di Verner Panton:

  1. La biografia e i progetti di Verner Panton
  2. Le esposizioni Visiona 0 (1968) e Visona 2 (1970) per Bayer a Colonia (Germania)
  3. Gli uffici della casa editrice Spiegel e la sua celebre Spiegelkantine ad Amburgo (Germania) del 1969

VERNER PANTON Varna Restaurant Arhus, DenmarkPer saperne di più:

  • la scheda del progetto del Varna Restaurant sul portale ufficiale di Verner Panton
  • un interessante articolo di The Tought Experiment dedicato a questo progetto
  • il sito del Varna per scoprire com’è oggi (clickate solo se ve la sentite davvero di vedere la metamorfosi di questo luogo straordinario)
Francesco Catalano

Marketing manager per passione, interior designer per natura, blogger e autore per destino, vive tra un villaggio nel sud della Francia e l’Emilia Romagna. Direttore Marketing e Comunicazione di Novoceram, la più antica manifattura ceramica francese, studioso di marketing esperienziale e autore del primo libro sui Temporary Store. Accanto all’attività manageriale, svolge anche quella di interior designer nel suo studio dove applica i principi del marketing esperienziale alla progettazione di interni residenziali e commerciali. I suoi progetti hanno ottenuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra cui la prestigiosa Etoile dell’Observeur du Design.
www.francescocatalano.it

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