13
dicembre 2011

A CASA DI MARCO LIGABUE

ovvero: come cultura messicana, musica rock ed ecologia possano risuonare insieme, tra le dita di un musicista con i controfiocchi, in un imprevedibile accordo perfetto
Posted by il 13 dicembre 2011
Alla porta del proprio palazzo, Cosimo III Dè Medici aveva voluto iscrivere queste parole: “Se la mia casa ti piace resta, se non ti piace vattene. Entrambe le cose mi saranno ugualmente gradite“. Il principe fiorentino era forse un po’ drastico, ma non posso che condividere la convizione alla base di questo suo invito double-face: ogni casa è il ritratto più sincero e completo di chi la abita, perlomeno agli occhi di chi ha la sensibilità di decifrare il racconto che giorno dopo giorno è stato scritto tra le sue pareti. Ecco perché ho sempre pensato che non esista modo migliore per conoscere davvero una persona che lasciarsi accompagnare nelle stanze della sua casa. Sono quindi molto felice oggi di inaugurare una nuova rubrica del blog, dedicata alla scoperta di uomini e donne che accetteranno di lasciarsi conoscere conducendoci nell’intimità delle loro dimore, e sono doppiamente felice di iniziare a farlo con un amico di cui stimo la spontaneità e lo spirito emiliano come Marco Ligabue… e triplamente felice che sia il garbo sorridente di Gemmi Sufali ad accompagnarci in punta di piedi tra i suoi colori. Benvenuti!

Francesco

Marco Ligabue Rio Sanremo

 

E’ novembre e qui a Correggio, piccola città della bassa reggiana, il freddo si fa sentire e la nebbia, se solo volesse, potrebbe persino entrare nelle case. Eppure, in quella che sta per accoglierci, tutto regala calore. E’ la dimora di Marco Ligabue, chitarrista del gruppo musicale i Rio, che oggi ci apre le sue porte per raccontarcela e farci scoprire il suo lato più intimo.

Da dove nasce l’anima messicana di casa tua e quanto ti rispecchia?
Questa casa l’ho comprata nel ’97 e in quel periodo avevo una fissa totale per il Messico, che ho conosciuto grazie a quattro diversi viaggi. Mentre via via davo vita all’atmosfera casalinga, pur non avendo in mente un prototipo di abitazione messicana e senza l’aiuto di un interior designer, ho cercato di riportare l’energia dei colori forti, dei cactus e dei peperoncini. Trovo sia stata un’esperienza formativa. Questa casa mi rispecchiava allora al cento per cento. Oggi mi rappresenta meno.

Marco Ligabue Rio fratello di Luciano Ligabue Correggio 2

Nella tua casa ci sono tantissimi oggetti, soffri per caso di “horror vacui”?
No, la realtà è che, mentre la casa veniva ultimata, ho avuto un anno di tempo per comporre l’oggettistica e mi sono divertito a mettere insieme una marea di souvenir. Ad un certo punto, per fortuna, mi sono reso conto che oltre ad accessori di vario tipo la casa necessitava anche di mobili seri, per così dire.

Qual è l’oggetto di cui sei più orgoglioso?
Il tavolo! L’ho acquistato in America, come le targhe e i poster dei film che vedi alle pareti (dipinte di arancione e giallo vivissimi). Ha una grande personalità, non è una finta riproduzione, ma un originale degli anni Cinquanta. Il tavolo, poi, lo vedo un po’ come il centro della casa.

Marco Ligabue Rio Fratello di Luciano Ligabue Correggio 3

E la tua stanza preferita?
E’ il salone unico, lo spazio in cui passo la maggior parte del tempo. E’ il luogo in cui posso mangiare in compagnia, concedermi momenti di relax e riflessione e dedicarmi alla musica.

A proposito, quanta musica nasce in casa tua?
Qui è nata parecchia musica… Il momento più creativo è spesso quando stacco dal computer e dal lavoro ed esco per una corsetta. Appena torno a casa, però, devo essere veloce a mettermi sul divano con la mia chitarra per riprendere le idee nella loro limpidezza e svilupparle.

Casa della quiete o delle feste?
E’ entrambe, mi piace passare sia serate di tranquille chiacchiere sotto al gazebo sia serata di divertimento giocoso. La mia casa deve riempirsi e deve vivere anche delle persone che fanno parte della mia vita.

Tu, in realtà, di case ne hai due, una a Correggio, l’altra ad Alghero, in Sardegna. Se dovessi confrontarle?
Sono una all’opposto dell’altra: questa la sento mia perché l’ho riempita e addirittura costruita personalmente; quella ad Alghero, invece, era già quasi del tutto pronta (è infatti più lineare e meno piena), ma la sento comunque mia, perché è la casa in cui vivo con la mia famiglia.

Cosa vuol dire che l’hai addirittura costruita personalmente?
(Ride) Be’, farsi fare tutto dagli altri ti preclude spesso la possibilità di imparare e di sviluppare le tue capacità, così, mentre la casa era ancora in costruzione, mi sono messo in testa di contribuire in un qualche modo ed ho convinto i muratori a farsi aiutare nel montaggio del battiscopa. Il risultato è che ci sono ancora due pezzi di battiscopa che aspettano dal ’98 di essere montati!

Marco Ligabue Rio Fratello di Luciano Ligabue Correggio 4

Cosa cambieresti, oggi, di questa casa?
Negli ultimi cinque o sei anni mi sono appassionato moltissimo all’ecologia, forse anche per il fatto di essere diventato padre. Nel ’97 le tecniche di bioedilizia non erano molto conosciute e neppure venivano presentate in modo credibile. Oggi, nella costruzione di una casa, rispetterei tutti i canoni ecologici: dal cappotto ai pannelli solari (che abbiamo ad Alghero), dalla piastra a induzione al pavimento in perlite.

Credi che l’attenzione agli aspetti ecologici ponga vincoli che possano ostacolare il design?
No, ma, finché non aumenterà la domanda, il costo delle case passive rimarrà elevato. In termini di spese per il consumo energetico, inoltre, il risparmio è effettivo, ma copre il maggior costo di una casa passiva in non meno di venti anni.

Ligabue Rio fratello di Luciano Ligabue Correggio 1

Per saperne di più:

 

 

Gemmi Sufali

Gemmi Sufali

Gemmi Sufali è studentessa di Marketing, Relazioni Internazionali e Comunicazione presso l’Università Bicocca di Milano. Fra le sue passioni, la letteratura, i film e la musica, ma anche la cucina (seppure spesso da semplice fruitrice), il make-up e la cosmesi. L'interesse per la muscia l'ha portata nel 2010 a essere coprotagonista di Niente Paura di Piergiorgio Gay, film documentario su Luciano Ligabue.

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