23
febbraio 2016

ZORA, SUKIA, JACULA E LE ALTRE RAGAZZE DEL MUCCHIO

ovvero: come gli illustratori Emanuele Taglietti e Alessandro Biffignandi diedero corpo alle fantasie erotiche degli italiani regalandoci preziose perle per porci
Posted by il 23 febbraio 2016

Non a tutti diranno qualcosa i nomi di Alessandro Biffignandi ed Emanuele Taglietti, illustratori di sogni proibiti sulle copertine dei fumetti per adulti degli anni ’70 e ’80. Eppure, insieme a pochi altri artisti (come Ferdinando Tacconi, Carlo Jacono, Averardo Ciriello e Roberto Molino, per citarne alcuni), hanno avuto un ruolo importante nella costruzione dell’immaginario erotico di intere generazioni di un’Italia che durante quel ventennio ha ridisegnato i confini del proprio senso del pudore, e rivoluzionato molti altri aspetti di una società che abbiamo dimenticato, di cui trovo che le loro opere possano in un certo senso restituirci un ultimo lembo.
Per una trentina d’anni ingiustamente confinati nell’ambito di un’arte di serie B che scontava il peso della morale del tempo, sono convinto, profondamente convinto, che meritino di essere riscoperti attribuendo loro la giusta statura artistica che una tale indiscutibile maestria oggettivamente merita, ma anche il ruolo più sottile e ormai esaurito di aver traghettato l’immaginario erotico degli italiani dai timidi passi del dopo sessantotto alla visione attuale, con una grazia e una raffinatezza di cui sarebbe un delitto perdere le tracce.

Una illustrazione di Emanuele Taglietti per il fumetto erotico Zora la Vampira - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Emanuele Taglietti – tavola originale per Zora la Vampira

I CAMBIAMENTI DI COSTUME IN ITALIA NEGLI ANNI ’70 E ’80

Per comprendere l’opera di Emanuele Taglietti e Alessandro Biffignandi, occorre ritornare a quel periodo a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80 in cui il mondo sembrava scoprire tutto ciò che oggi diamo per scontato. Era un’epoca in cui l’Italia si affacciava curiosa a tanti cambiamenti economici, politici e sociali: anni di crisi con l’esplosione del prezzo del petrolio, le spinte inflazionistiche e il graduale abbandono dell’effimero momento di piena occupazione; anni di paura con il terrorismo che insanguinò un’Italia impreparata a tanta violenza; ma anche anni di vera rivoluzione del costume che, sulla scia del 1968, cambiarono la mentalità della nazione introducendo novità epocali, dal divorzio alla legalizzazione dell’aborto passando per le tante conquiste del movimento femminista che contribuirono a ridefinire il ruolo della donna nella società, senza dimenticare le prime vittorie dei movimenti omosessuali e l’improvvisa attenzione verso tanti altri temi che fino agli anni ’60 consideravamo ancora proibiti.

Una illustrazione di Alessandro Biffignandi per il fumetto erotico Zora la Vampira - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Alessandro Biffignandi – tavola originale per Zora la Vampira

UNA GRANDE ISPIRAZIONE PER CINEMA, SPETTACOLO ED EDITORIA: LA RIVOLUZIONE SESSUALE

In un contesto culturale così ricco di fermento, ogni nuovo impulso legato alla libertà sessuale suscitava immediati desideri e tanta curiosità. Ci vollero però diversi anni per liberarsi del retaggio di un certo perbenismo borghese, dei dettami della religione o – molto più semplicemente – del naturale imbarazzo di chi aveva vissuto fino a quel momento secondo altri valori e principi. Questa miscela esplosiva di sentimenti contraddittori generò un’atmosfera sospesa in cui le censure acuivano il senso del morboso, mentre ogni piccolo spiraglio apriva la strada a pruriginose fantasie che galoppavano laddove le voglie sopite degli italiani avrebbero voluto essere condotte.

Una illustrazione di Emanuele Taglietti per il fumetto erotico Zora la Vampira - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Emanuele Taglietti – tavola originale per Zora la Vampira

Cinema, spettacolo ed editoria seppero incarnare perfettamente le sfaccettature di questo passaggio, con l’esplosione di film, programmi televisivi e riviste che, senza spingersi alla pornografia, affondavano a piene mani nei temi della rivoluzione sessuale e per molti anni ne trassero continua ispirazione, rispondendo a una domanda impellente del grande pubblico e alimentandola a loro volta con l’abbondanza e la varietà della propria offerta. L’ondata di produzioni a sfondo erotico spaziava infatti da sofisticati prodotti apparentemente di nicchia (come la saga di Emanuelle nera, pudicamente vietata ai minori di 18 anni, che tra ammiccanti promesse di sesso interrazziale e scandalose scene di cannibalismo, conquistò incassi da grande kolossal, oppure la trasmissione televisiva Stryx che azzardava i primi topless della TV di stato, ma rigorosamente in seconda serata), fino ad altri prodotti dichiaratamente di massa destinati a un pubblico di famiglie sempre più disinibite, per cui gli stessi temi venivano edulcorati e resi digeribili avvolgendoli nel rassicurante involucro dell’ironia e affidandoli a beniamini del pubblico nazional-popolare di ogni età.

Una illustrazione di Alessandro Biffignandi per il fumetto erotico Cimiteria - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Alessandro Biffignandi – Tavola originale per Cimiteria

Come non ricordare la coppia Alberto Sordi e Rossana Di Lorenzo, che nel godibilissimo film del 1976 “Il comune senso del pudore” vaga tra i cinema nella capitale alla ricerca di una commedia pura e romantica, ma incappa unicamente in film scabrosi, tra svenimenti e goffi tentativi di allinearsi a questo nuovo stile di vita libertino. E’ emblematico che proprio a causa del proprio pudore i due protagonisti, Giacinto ed Erminia, vengano paradossalmente liquidati come “persone volgari“, dalle diafane dame radical chic della borghesia capitolina, che avevano già sdoganato il soft-core elevandolo a status symbol culturale, e ostentavano disinvoltura di fronte a quel materiale semi-pornografico per dimostrare la propria emancipazione. Il successo di questi film che alludevano per la prima volta esplicitamente (o quasi) ad argomenti sessuali, e mostravano centimetri di carne fino a pochi mesi prima proibiti, superò i confini del fenomeno commerciale facendo dei seni di Laura Antonelli o delle cosce di Edvige Fenech un irripetibile connubio tra oggetto erotico e simbolo politico, ma anche una inedita chiave di accesso a un mondo ancora sconosciuto che portava in luce una sessualità finora confinata all’intimità, esclusa da ogni confronto e imprigionata in una rete di tabù ancestrali.

Una illustrazione di Alessandro Biffignandi per il fumetto erotico Supermarket - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Alessandro Biffignandi – tavola originale per Supermarket

I FUMETTI SEXY E LE ILLUSTRAZIONI EROTICHE DEGLI ANNI ’70 E ’80

E’ in questo clima che in Italia nasce un genere nuovo, che in nessun altro luogo del mondo vide questo sviluppo e che per la sua particolarità ancora oggi attira collezionisti di ogni parte del pianeta: quello dei fumetti per adulti. I primi furono i fumetti in formato tascabile di ispirazione criminale, nati a metà degli anni sessanta, come il celebre Diabolik: ladro e concubino, primo eroe “negativo” dopo i personaggi virtuosi dei fumetti degli anni ’50 e ’60. Sulla scia del suo successo si aprì un intero filone, quello dei cosiddetti “fumetti neri”, rigorosamente vietati a minori di 18 anni, dove per la prima volta irrompono scene di violenza e appaiono gradualmente immagini di corpi femminili seminudi. Nel clima del tempo, quei primi spiragli verso la nudità innescarono una progressiva e inarrestabile escalation: ognuno dei piccoli e grandi cambiamenti di costume descritti sopra spostava il limite dell’osceno e le pubblicazioni, inizialmente allusive, seguivano questo percorso giungendo negli anni ’80 alla vera e propria pornografia.

Una copertina di Emanuele Taglietti per il fumetto erotico Sukia - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Emanuele Taglietti – Cover per Sukia (edizione belga)

I NUMERI DEL MERCATO DEI FUMETTI PER ADULTI DEGLI ANNI ’70 E ’80

Attenzione, però, perché non parliamo di un business marginale, destinato a pochi pervertiti onanisti, ma di un fenomeno di grande portata come testimonia un articolo che ho ritrovato su un numero del 1983 di “Portfolio“, la serissima rivista ufficiale dell’Associazione Illustratori, che fornisce le dimensioni del mercato dei fumetti per adulti che malgrado una riduzione drastica delle vendite rispetto ai fasti del decennio precedente conta ben “tre case editrici, 39 testate, 11.000 vignette e un milione di albi venduti ogni mese“. Capito?? Un milione di copie al mese!! In una nazione che nel 1983 superava di poco i 56 milioni, e per un pubblico potenziale che, escludendo le donne e i minori di 18 anni, possiamo grossolanamente stimare in poco più di 20 milioni di possibili lettori maschi maggiorenni (Fonte Istat).

Una copertina di Emanuele Taglietti per il fumetto erotico Zora la Vampira - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Emanuele Taglietti – Cover per Zora la vampira

SESSO E ORRORE: LA RICETTA DEI FUMETTI PER ADULTI DEGLI ANNI ’70 E ’80

Intanto alle storie a sfondo criminale (come lo stesso Diabolik e i successivi Kriminal, Playcolt, Lo Sciacallo…), e a quelle ispirate alla cronaca nera (Attualità Nera, Mafia, Scandali…) si aggiungeva il fertile filone horror che ha connotato questo genere fino alla sua definitiva estinzione, coincisa con la chiusura delle case editrici principali alla fine degli anni ’90. Le collane di maggiore successo illustrate da Alessandro Biffignandi ed Emanuele Taglietti avevano quasi sempre protagoniste femminili, spesso in bilico tra sesso e orrore: erano zombie (come Cimiteria), licantropi (come Ulula) e soprattutto vampire (ndr: iconografia che ritorna regolarmente in auge tutti i periodi di crisi, compreso quello che stiamo vivendo, come già avevo avuto occasione di raccontare in un post precedente dedicato alla serie TV True Blood), come l’antesignana Jacula del 1969 seguita quattro anni dopo dall’amatissima Zora la Vampira, e pochi anni dopo da Sukia e Yra, senza dimenticare eroine riprese dalle fiabe come Biancaneve o i personaggi di Sexy Favole, o ancora ispirate alla storia come La Moschettiera o Isabella. E’ interessante notare come spesso i disegni di Biffignandi e Taglietti prendessero a prestito i lineamenti di attrici famose (il volto della vampira Sukia evidentemente ispirato a quello di Ornella Muti, sex symbol numero uno dell’Italia del tempo, o quello della vampira Zora inizialmente ispirato ai lineamenti di Catherine Deneuve).

Una illustrazione di Alessandro Biffignandi per il fumetto erotico Biancaneve - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Alessandro Biffignandi – Tavola originale per Biancaneve

Oggi, a distanza di più di trent’anni, non possiamo che guardare con tenerezza all’ingenuità di certe manifestazioni del tempo, e ciò che allora offendeva profondamente il “comune senso del pudore” è oggi presente in qualunque immagine pubblicitaria affissa nelle strade. Trovo però che il fascino che emanavano quei personaggi e quelle immagini sia riuscito a resistere, anche se completamente sovvertito: non nasce più dalla loro carica innovativa, né da alcun senso di proibito, ma viceversa dalla capacità di testimoniare un mondo scomparso, e di farci rivivere palpitazioni a noi ormai sconosciute. Penso anche che il distacco anagrafico e culturale con quegli anni ci permetta di apprezzare meglio le non poche preziose espressioni di vera arte che quel clima aveva fatto fiorire, scremandole e distinguendole dall’abbondante ciarpame che alimentava quel gran calderone di contenuti creati per eccitare e divertire pubblici più o meno sofisticati.

Una illustrazione di Alessandro Biffignandi per il fumetto erotico Fiabe Proibite - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Alessandro Biffignandi – Tavola originale per Fiabe Proibite (1973)

I COPERTINISTI DEI FUMETTI EROTICI DEGLI ANNI ’70 E ’80

Tra questi artisti di grande valore penso che Alessandro Biffignandi ed Emanuele Taglietti, meritino di essere riscoperti in rappresentanza simbolica di quella razza unica di illustratori che con i loro colori e i loro tratti alimentarono le più torbide fantasie degli italiani (o più precisamente dei maschi eterosessuali italiani, poiché è quasi unicamente ad essi che le loro opere erano destinate, in un contesto in cui il concetto di donna oggetto stava appena delineandosi e l’espressione politically correct doveva ancora essere inventata). Entrambi ancora viventi, entrambi ancora troppo sconosciuti al grande pubblico (al primo di essi mi risulta non sia stata dedicata nemmeno una pagina su Wikipedia), ma in realtà oggetto di vero e proprio culto da parte di collezionisti ed estimatori di tutto il mondo, con un interesse, anzi, che mi pare inversamente proporzionale alla distanza dalla terra natale, come si confà ad ogni profeta 🙂

Una copertina di Emanuele Taglietti per il fumetto erotico Zora la Vampira - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Emanuele Taglietti – Cover per Zora la vampira

Il loro mestiere, indicato anche col nome di “copertinista” consisteva nel costruire immagini estremamente suggestive, colorate ed ammiccanti per le copertine dei fumetti erotici (le pagine interne, normalmente in bianco e nero, erano affidate invece a fumettisti di altra mano e talora di minore talento). L’abilità del copertinista consisteva nel condensare in una sola immagine tutta la promessa di brividi proibiti che si sarebbero potuti assaporare nelle pagine interne, nell’evocare la storia senza farne trapelare i dettagli, e tutto questo senza introdurre nulla di troppo esplicito, come poteva invece accadere più liberamente all’interno, per evitare censure o denunce per oscenità che potevano indurre i tribunali ad ordinarne il ritiro dalle edicole, o l’obbligo di avvolgerli nel cellophane nero.

Una copertina di Emanuele Taglietti per il fumetto erotico Sexy Favole - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Emanuele Taglietti – Cover per Sexy Favole

ALESSANDRO BIFFIGNANDI

Alessandro Biffignandi è nato a Roma nel 1935. Si è formato a partire dai 19 anni nello studio di un altro grande artista del tempo, quell’Averardo Ciriello che oltre ad essere stato a sua volta copertinista (sono sue le copertine più eleganti di Maghella e Lucifera), si affermò come illustratore di poster cinematografici. Successivamente completò la sua esperienza nello studio dei fratelli Nistri, come cartellonista e in quello di Augusto Favalli. Ma è col trasferimento a Milano nel 1960 che inizia a realizzare diversi fumetti, illustrazioni e copertine a colori per libri e testate italiane e straniere, in gran parte a carattere bellico, western e horror, e infine si rivolge al filone erotico, cui si dedica fino ai primi anni ottanta. Ha realizzato decine di manifesti cinematografici e diverse copertine di libri, tra cui numerose illustrazioni per una collana di libri romantici negli Stati Uniti destinata al pubblico femminile. E’ anche uno degli autori delle immagini, a molti di noi familiari, di alcuni calendari per la Guardia di Finanza italiana, senza contare la sua produzione artistica personale di dipinti su tela. Alessandro Biffignandi maturò uno stile energico, profondo e dinamico che ne fece uno dei copertinisti più in voga, ma anche un illustratore molto apprezzato dalla stampa non di genere, come testimoniano, ad esempio, le numerose illustrazioni che realizzò per la rivista Confidenze.

Una illustrazione di Alessandro Biffignandi per la rivista Confidenze - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Alessandro Biffignandi – Tavola originale per Confidenze

"Flower Power", illustrazione di Alessandro Biffignandi per la rivista Confidenze - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Alessandro Biffignandi – “Flower Power” Tavola originale per Confidenze

EMANUELE TAGLIETTI

Il secondo mostro sacro dell’illustrazione erotica italiana degli anni ’70 e anni ’80 di cui voglio mostrarvi la creatività è Emanuele Taglietti. Nato a Ferrara il 6 gennaio del 1943, prima ancora di diventare uno dei copertinisti di riferimento di questo genere, Emanuele Taglietti è scenografo e pittore. Nel corso degli anni ’60 lavora in numerosi film, con i più grandi registi italiani del tempo, da Dino Risi a Sergio Leone, a Federico Fellini (fu assistente dello scenografo premio Oscar Piero Gherardi sul set di “Giulietta degli spiriti” del 1964). E’ nel 1973 che incontra Renzo Barbieri, illustratore, ma anche fondatore di una delle più celebri case editrici di fumetti italiane, la Edifumetto, che lo convince ad iniziare la carriera di copertinista che continuò fino al 1988, affiancandola all’insegnamento della pittura presso l’Istituto d’Arte di Ferrara dove lui stesso aveva studiato, e all’intensa attività di illustratore per altre case editrici, come Rizzoli e Mondadori, che gli hanno affidato numerose illustrazioni per le proprie testate. Dopo il 1988 Emanuele Taglietti non ha riposato sui propri allori: oltre ad aver continuato ad insegnare la propria arte in diversi contesti e in diverse città italiane, ha approfondito la tecnica dell’acquerello e si è avvicinato all’arte digitale.

Una illustrazione di Emanuele Taglietti per il fumetto erotico Wallestein - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Emanuele Taglietti – tavola originale per Wallestein

IL TRAMONTO DEI FUMETTI EROTICI

Nonostante la gloria, i fumetti erotici tramontarono presto: la veloce adesione degli italiani ai nuovi codici sessuali e la disponibilità di immagini ben più esplicite, insieme all’avvento di internet e al facile accesso alla pornografia, li resero inevitabilmente obsoleti come strumenti per eccitare le fantasie del pubblico. Sul volgere del millennio le case editrici più note, compresa Edifumetto, chiusero o si convertirono ad altro, e il genere si estinse senza lasciare tracce.
Certo, chi non ha vissuto quegli anni non può dare ancora lo stesso peso e lo stesso significato ai simboli e alle iconografie che ingombravano le copertine di Alessandro Biffignandi ed Emanuele Taglietti, ma sono convinto che ciascuna di queste immagini riesca ancora pienamente a restituirci la propria portata come espressione di un’arte forse minore, ma di grande qualità. Anche agli occhi di un nativo digitale penso che le suggestioni create dal tratto sicuro e impetuoso di questi grandi maestri dell’illustrazione italiana continuino a mantenere un’intramontabile attualità. Forse cambiando nome, e assumendo i connotati di un’estetica pulp che allora era inconsapevole di se stessa ed oggi ha ritrovato una nuova giovinezza, o lasciandosi incasellare in una categoria diversa da quella in cui la storia che vi ho raccontato porterebbe a collocarle. Eppure, qualunque sia la prospettiva che si sceglie, penso che il talento di Alessandro Biffignandi ed Emanuele Taglietti rimanga innegabile, e penso anzi che sia proprio oggi il momento giusto per guardare alle loro opere con un occhio più libero e oggettivo, senza essere influenzati dai pregiudizi morali da cui i contemporanei di allora non potevano astrarsi.

Sex and Horror: due libri dedicati all'arte degli illustratori Alessandro Biffignandi ed Emanuele Taglietti, maestri copertinisti del fumetto erotico italiano - Carefully selected by GORGONIA www.gorgonia.it

Per saperne di più

Francesco Catalano

Marketing manager per passione, interior designer per natura, blogger e autore per destino, vive tra un villaggio nel sud della Francia e l’Emilia Romagna. Direttore Marketing e Comunicazione di Novoceram, la più antica manifattura ceramica francese, studioso di marketing esperienziale e autore del primo libro sui Temporary Store. Accanto all’attività manageriale, svolge anche quella di interior designer nel suo studio dove applica i principi del marketing esperienziale alla progettazione di interni residenziali e commerciali. I suoi progetti hanno ottenuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra cui la prestigiosa Etoile dell’Observeur du Design.
www.francescocatalano.it

2 Responses to “ZORA, SUKIA, JACULA E LE ALTRE RAGAZZE DEL MUCCHIO”

  1. Emanuele Taglietti

    Mi devo complimentare per questa bella pagina, che contribuisce a divulgare la conoscenza dell’illustrazioni sexy del fumetto italiano che va dagli anni 70 agli anni 80. Le immagine da lei postate sono tra le più belle che si possono vedere in rete.
    Emanuele Taglietti

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    • Francesco Catalano

      Grazie a lei Emanuele per la bella sorpresa di questo suo commento!
      Non penso potesse esistere una miglior gratificazione per quanto ho scritto che il suo diretto apprezzamento.
      Francesco Catalano

      Rispondi

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