La posizione numero 7 della classifica dei 10 video musicali più assurdi del nostro passato (prossimo) spetta a “Bum Bum” del gruppo italodance dei Mabel. Chi è stato bambino negli anni ’80 non può aver dimenticato una delle più grandi bufale del decennio: gli “X Ray Spex“, i sedicenti occhiali a raggi X che in quel periodo venivano venduti per corrispondenza e pubblicizzati su tutta la stampa immaginabile, da Intrepido a Topolino, promettendo a chi li avesse indossati di vedere sotto ai vestiti di chiunque passasse loro davanti. Ispirati da queste lenti prodigiose, i Mabel hanno sfoderato nel 2000 una piccola video-chicca in cui il frontman del progetto, Paolo Ferrali, se la spassa un mondo a mettere a nudo i passanti.
L’ASSURDO E IL SUBLIME DI BUM BUM – Mabel
E’ assurdo perché: Utilizzando uno degli oggetti più assurdi di tutti i tempi il video acquisisce a pieno diritto lo status di assurdo per la semplice proprietà transitiva 🙂
E’ sublime perché: L’astuto stratagemma di solleticare il segreto voyeurismo nascosto in ognuno di noi ci porta a tergiversare senza staccarci dal video fino all’ultimo nanosecondo, nella inconfessabile aspettativa di vedere qualcosa di più pruriginoso delle giarrettiere della attempata signora del secondo 1.40 o del barboncino depilato del secondo 2.22: vane speranze che riflettono esattamente le frustrazioni degli incauti acquirenti degli X Ray Spex del secolo scorso 🙂
P.S. I SEGRETI DEGLI X-RAY SPECS (O X-RAY GOGS): I FANTOMATICI OCCHIALI A RAGGI X
A chi è nato troppo tardi per imbattersi negli X-Ray Spex è forse il caso di raccontare meglio in cosa consistesse questo indimenticabile oggetto-icona della giovinezza di chi li ha preceduti. Ovviamente gli occhiali non mantenevano nemmeno lontanamente la propria promessa di vedere attraverso i vestiti, e non permettevano di vedere altro che un’immagine sdoppiata e confusa della realtà grazie a due piccoli fori praticati al centro di due lenti di cartone. Oggi è difficile persino immaginare come qualcuno potesse credere davvero di acquistare uno strumento così prodigioso per poche migliaia di vecchie lire, eppure il suo inventore Harold Nathan Braunhut fondò un vero e proprio impero vendendo per corrispondenza in tutto il mondo questa ed altre simili invenzioni farlocche (come le non meno suggestive “Scimmie di mare” che meriterebbero un post a parte).
Su internet non si contano i contributi che spiegano, tra lo scientifico e il faceto, la reale funzionalità degli occhiali e il segreto del loro business pluridecennale spingendosi anche ad analizzarlo come vero e proprio fenomeno di costume di quegli anni. Come scrive infatti Ciro Sabatino in un articolo-gioiello dedicato all’argomento degli occhiali a raggi X, “non esiste nessun maschio adulto, dall’età compresa tra i quaranta e i sessant’anni, che per almeno una notte, nella vita, non abbia desiderato comprarli“. Una osservazione che racchiude tutta la portata del fenomeno X-ray Spex è quella di Francesco Gori che in un post di pochi mesi fa scriveva: “Nella società di allora fu un oggetto che attirò l’attenzione per diversi motivi: non era certo l’epoca attuale, dove nudo e porno sono pane quotidiano, facilmente rintracciabili su internet. Era un oggetto di evasione, di ribellione, di libertà sessuale al costo di qualche pezzo da mille lire“.
Per scoprire gli altri video della classifica:
- INTRO: I 10 videoclip musicali più assurdi e sublimi dagli anni ’80 ad oggi
- #10: CLOUDS ACROSS THE MOON – Rah Band
- #9 DEGENERATION – Mylène Farmer
- #8 FRESH – Kool & the Gang
- #7 BUM BUM – Mabel
- #6 HUNGRY LIKE THE WOLF – Duran Duran
- #5 GIVE ME ALL YOUR LUVIN’ – Madonna
- #4 BIRTHDAY – Katy Perry
- #3 DING DONG SONG – Günther & The Sunshine Girls
- #2 OURAGAN (IRRESISTIBLE) – Stéphanie
- #1 RAFFAELLA E’ MIA – Tiziano Ferro
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