29
maggio 2014

#5 GIVE ME ALL YOUR LUVIN’ – MADONNA

ovvero: come una squadra di football americano immolò la propria vita per proteggere la regina del pop e le sue due ancelle
Posted by il 29 maggio 2014

E’ Madonna ad aprire la seconda metà della top ten dei clip musicali più assurdi e sublimi dell’ultimo trentennio presentandosi in posizione numero 5 con “Give me all your luvin“: singolo tra i meno fortunati della carriera di Veronica Louise Ciccone, ma accompagnato a un videoclip-gioiello che merita di passare alla storia, più di tanti altri della cantante, per la sua ineguagliabile ricchezza di piccole assurdità tra cui troneggia un neonato di celluloide che Madonna custodisce in una carrozzina sin dalla prima scena, ma getterà via in scioltezza nell’ultimo fotogramma, senza rinunciare a spalmarselo su una mammella (al secondo 1.49) simulando un incomprensibile allattamento di cui soltanto uno studio semiotico ben fuori dalla mia portata intellettuale potrebbe dischiudermi il mistero.

L’ASSURDO E IL SUBLIME DI GIVE ME ALL YOUR LUVIN’ DI MADONNA

E’ assurdo perché: Sin dagli albori della sua carriera Madonna ha sempre intrecciato la sua prorompente femminilità con un continuo istinto di dominazione sull’uomo: un vero leitmotif di tutta la sua vasta produzione musicale ed iconografica, che si ritrova già nella celebre fibbia “Boy Toy” delle sue primissime foto ufficiali ai tempi di Like a Virgin, o negli amplessi simulati nelle celebri immagini del progetto Erotika, ma non risparmia nemmeno la vita privata della cantante, che affidò la concezione della propria primogenita a un prestante uomo-fuco prezzolato per dissolversi dopo la fecondazione. Per riprendere questo suo posizionamento da sexy-virago il video di Give me all your luvin’ è farcito di citazioni e trovate quantomeno sopra le righe: dai trofei di caccia appesi alle pareti che compaiono dopo il secondo 2.15 (fatti dalle teste di giocatori di football che dicono sempre di si), agli stessi ragazzotti che fungono da basamento per il piedistallo che sostiene Madonna al secondo 2.47, fino alle gesta iperboliche degli atleti che lungo tutto l’arco del video sono pronti a sacrificare tutto (dal giubbotto, alla testa, fino alla stessa vita) per assecondare i capricci della protagonista e salvarle sempre la pelle, spingendosi fino ad una fucilazione in serie e ad una decapitazione collettiva che dall’innocuità dell’assurdo rischia di sconfinare al di là di ogni soglia di politically uncorrect. Il dettaglino più arcano e inatteso? Le cheerleader che nel video indossano maschere kawaii che le rendono tutte uguali: cloni senza bocca come la muta gattina Hello Kitty. Che la consueta critica al mondo maschile non risparmi stavolta nemmeno le fanciulle? Mah… sono dubbi con cui dovremo convivere 🙂
Madonna nel videoclip di Give all your luvin'

Madonna nel videoclip di Give all your luvin'
E’ sublime perché: Patinato, impeccabile, irraggiungibile nella sua perfezione. Come in ogni prodotto targato Madonna nulla di formalmente eccepibile supera le strette maglie del suo fitto setaccio: coreografie, trucco, luci, fotografia…. Persino i vistosi product placement di Adidas e Barbie (i cui loghi colonizzano collo e petto di Nicki Minaj al sec. 0.14 e 0.26) e quello della vodka Smirnoff (appena percepibile al sec. 2.26), scivolano lungo la sceneggiatura come una sottoveste di seta. Chapeau, Madame Ciccone!
Madonna nel videoclip di Give all your luvin'

Nicki Mnaj nel videoclip di Give all your luvin' di Madonna

Per scoprire gli altri video della classifica:

Francesco Catalano

Marketing manager per passione, interior designer per natura, blogger e autore per destino, vive tra un villaggio nel sud della Francia e l’Emilia Romagna. Direttore Marketing e Comunicazione di Novoceram, la più antica manifattura ceramica francese, studioso di marketing esperienziale e autore del primo libro sui Temporary Store. Accanto all’attività manageriale, svolge anche quella di interior designer nel suo studio dove applica i principi del marketing esperienziale alla progettazione di interni residenziali e commerciali. I suoi progetti hanno ottenuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra cui la prestigiosa Etoile dell’Observeur du Design.
www.francescocatalano.it

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