30
luglio 2010

IL TEMPORARY STORE DODO

ovvero: come un egozio effimero possa fare incontrare un pennuto estinto e un orsetto bicolore che cerca di evitare lo stesso destino
Posted by il 30 luglio 2010

Il Raphus cucullatus – più noto come dodo – era un uccello di Mauritius, incapace di volare, estintosi sul finire del XVII secolo. Dal 1995 il goffo ma irresistibile pennuto ha però trovato nuova vita in casa Pomellato che gli ha dedicato una linea giovane di gioielli composta da simbolici ciondoli zoomorfi, sempre accompagnati da un messaggio che parla di amore e di amicizia. È così che in 15 anni DoDo è diventato il terzo marchio più importante in Italia nel suo segmento, e tra i primi 10 in Europa, mentre il fatturato previsto per il 2010 si aggira intorno ai 45 milioni di euro (il 40% degli introiti dell’intero gruppo Pomellato)

La vetrina del Temporary Store Dodo

Con un nome così denso di significati naturofili, il brand DoDo – marketing oblige – non poteva certo astenersi dall’impegno a favore della salvaguardia della natura, sostenendo diversi progetti del WWF Italia,  in particolare quelli volti alla tutela delle specie in pericolo di sparizione. Ed in questo modo il DoDo si è incontrato nel 2010 con un potenziale compagno di estinzione: il panda, immortalato in un nuovo ciondolo  impreziosito da brillanti e diamanti neri.

le sfere luminose del Temporary Store DoDo

Proprio al panda è stato consacrato il Temporary Store che DoDo ha aperto in Corso Matteotti 9 a Milano, che sarà visitabile fino alla fine del 2010. La designer Paola Navone, che ha firmato il progetto di interior design del negozio, ha scelto di evocare l’inconfondibile iconografia del panda attraverso i colori della sua pelliccia: dal muretto di 9000 mattoncini di Lego bianchi e neri, alle pareti illustrate con una sequenza di panda impegnati in esercizi di Thai-Chi, passando per i grandi globi luminosi appesi al soffitto su cui si ripete la faccia sorridente dell’orsetto. Come in ogni Temporary Store che si rispetti non mancano i gadget in tema tra cui 400 panda-mascotte in feltro da collezione messi in vendita a favore del WWF.

la sequenza di Thai-Chi Panda del Temporary Store Dodo

Per saperne di più:

Francesco Catalano

Marketing manager per passione, interior designer per natura, blogger e autore per destino, vive tra un villaggio nel sud della Francia e l’Emilia Romagna. Direttore Marketing e Comunicazione di Novoceram, la più antica manifattura ceramica francese, studioso di marketing esperienziale e autore del primo libro sui Temporary Store. Accanto all’attività manageriale, svolge anche quella di interior designer nel suo studio dove applica i principi del marketing esperienziale alla progettazione di interni residenziali e commerciali. I suoi progetti hanno ottenuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra cui la prestigiosa Etoile dell’Observeur du Design.
www.francescocatalano.it

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