27
marzo 2015

LE SINDROMI PSICHICHE DI ASSOCIAZIONE

ovvero: come nevrosi, psicosi e altri disturbi psichici possano convivere nello stesso soggetto
Posted by il 27 marzo 2015

In un post precedente, dedicato a distinguere tra Nevrosi, Psicosi e Disturbi della personalità, avevo sommariamente illustrato le sostanziali differenze intercorrenti tra Disturbi Psicogeni, comunemente chiamati Nevrosi, e Disturbi Organici, che comprendono Personalità Psicopatiche e Psicosi.
Da quanto detto in quella sede, sembrerebbe che tra le diverse forme di sofferenza psichica esista una sorta di separazione netta.

SINDROMI MISTE O ASSOCIATE

In effetti, se questo è vero dal punto di vista ezio-patogenetico, tuttavia l’esperienza clinica ci mette di fronte, sovente, nella pratica quotidiana, a Sindromi Miste e/o Associate. In ossequio alla verità clinica, devo ribadire che le Nevrosi – a causa del loro determinismo psicologico – non presentano punti di intersezione con i disturbi organici, che riconoscono una origine completamente differente. Quando mi stavo specializzando in Clinica delle Malattie Nervose e Mentali, negli anni ’60 del secolo scorso, si diceva addirittura che le Nevrosi potevano considerarsi fattori di protezione nei confronti delle Psicosi. Non credo che oggi – dopo più di mezzo secolo di pratica psichiatrica – valga più tale tesi generale, in quanto ormai sappiamo che le Psicosi Dissociative eccezionalmente colpiscono soggetti afflitti dalla più diffusa Nevrosi Complessa, la Agora-Claustro-Solipso-Fobia, molto comune nei soggetti di sesso femminile, mentre possono manifestarsi in pazienti sofferenti di Nevrosi Ossessivo-Complulsiva e Disturbo Post-Traumatico da Stress.

Illustrazione di Jim Tsinganos

L’ISTITUZIONALIZZAZIONE ASILARE

Come ho già detto, le Nevrosi consistono in modificazioni della condotta imputabili all’acquisizione di repertori cognitivi e comportamentali disadattivi appresi; pertanto, in una prospettiva meramente teorica, quei disturbi organici che non compromettono gravemente la capacità di apprendere potrebbero complicarsi con qualche forma di nevrotizzazione. Una forma tutt’altro che rara è stata, in passato, l’Istituzionalizzazione Asilare, consistente in una sorta di restringimento appreso del repertorio comportamentale nei lungo-degenti negli Ospedali Psichiatrici gestiti in modo manicomiale. Si tratta di una Sindrome Nevrotica Appresa caratterizzata da: regressione a condotte infantili, chiusura in sé stessi, stereotipie, indifferenza verso il mondo esterno, apatia, etc., che abbrutiva i pazienti nell’indifferenza del personale di assistenza.

Illustrazione di Jim Tsiganos

EVOLUZIONI PSICOTICHE DI SOGGETTI PSICOPATICI

Un discorso a parte meritano le Personalità Psicopatiche, che – sebbene possano anch’esse acquisire repertori disadattivi nevrotici – ben più spesso e gravemente si complicano con manifestazioni psicotiche eclatanti. Alcune forme di Disturbi di Personalità, in seguito a elevati carichi di stress interpersonale, possono presentare Sviluppi Deliranti, mentre altre forme, in seguito a eventi biologici ancora incompletamente noti, possono sbandare verso episodi dissociativi di tipo psicotico.

LA STORIA DI UN’ESPERIENZA PSICOTICA DISSOCIATIVA

Non sono rare le pubblicazioni che si propongono di fare conoscere le proprie sofferenze psichiche sia nevrotiche che distimiche; sono, invece, veramente rare le testimonianze scritte delle proprie esperienze psicotiche dissociative. Particolarmente interessanti sono i casi di PersonalitàBorderline” che si complicano con franche patologie psicotiche, suscettibili oggi di regressione in virtù dei moderni trattamenti, così da consentire ai soggetti rientrati dalla sofferenza psicotica di scriverne un rendiconto. Credo, dunque, di fare cosa perlomeno interessante – deflettendo dalla mia abitudine di evitare i personalismi – a segnalarvi un recente libretto che illustra dal di dentro alcune esperienze psicotiche che psichiatri e famigliari conoscono solo dal di fuori. Già il titolo a me sembra ben azzeccato – “Solo un salto e la ragione diventa follia” – perché traduce verbalmente la repentinità del viraggio psicotico, che avviene di solito tanto bruscamente da essere assimilabile a un salto; forse al grande pubblico è più noto l’esordio degli episodi malinconici, che spesso scatta inaspettatamente nel volgere di una notte; i pazienti che sono andati a dormire in pieno benessere, all’indomani mattina si svegliano prestissimo, sommersi da pensieri deliranti di colpa e/o di rovina, che alimentano propositi autosoppressivi. Altro pregio del libretto è la brevità e la prosa molto fluente.

Illustrazione di Jim Tsiganos

Per saperne di più:

Alberto Catalano

Alberto Catalano

Alberto Catalano, laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato in Clinica delle Malattie Nervose e Mentali presso l’Università di Parma. Dopo molti anni di esperienza clinica come Primario ospedaliero, dal 1983 si è dedicato alla professione di Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale e poi all’insegnamento della Psichiatria all’ASCCO (Accademia di Scienze Comportamentali e Cognitive di Parma). Oggi si dedica allo studio della Paleo-antropologia e alla pratica amatoriale dell’Archeologia Preistorica.

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