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ovvero: come nella lunga amicizia tra un bambino con la Sindrome di Down e un giovane fotografo non si sia ancora esaurita la voglia di giocare
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ovvero: come una fotografa islandese abbia raccontato in 21 ritratti l'inesauribile unicità di ogni uomo e di ogni donna. Con o senza Sindrome di Down.
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ovvero: come un papà dello Utah e suo figlio Wil, abbiano scoperto insieme che anche un bambino con Sindrome di Down può volare molto in alto
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ovvero: come in nessun luogo, quanto tra i riflessi di uno stesso specchio, possano inseguirsi la verità e l'inganno
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ovvero: come il progetto di un interior designer abbia convinto gli antenati di un'antica famiglia bolognese ad accogliere nuovi avi immaginari nelle sale del proprio palazzo
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ovvero: come un raggio di sole posato su un ritratto scattato da Fabrizio Cicconi negli anni '90 possa innescare un infinito gioco di riflessi
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ovvero: come una digital artist cagliaritana sia riuscita a smutandare i potenti del pianeta con garbo e ironia
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ovvero: come lo sguardo innamorato di un fotografo modenese possa rivelare insospettabili bellezze nell'ordinaria quotidianità del distretto ceramico sassolese
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ovvero: come i balocchi monocromatici fotografati da una mamma coreana siano riusciti a smascherare i potenti condizionamenti del consumismo globale
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ovvero: come nelle “boules à neige” di Alessandra Calò sia racchiuso un giardino segreto dove ognuno di noi può svelare l’immagine interiore di 7 ritratti di donne
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ovvero: come la fotografa Carolina Amoretti e Matteo Abbo abbiano attualizzato la tradizione arcimboldesca con una serie di ritratti dai molti sapori
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ovvero: come nei ritratti degli oligarchi in erba dell'elite russa di Anna Skladmann ho ritrovato quella vibrante capacità di raccontare un mondo protetto che mi aveva stregato nelle foto di Daniela Rossell
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ovvero: come negli scatti di Julia Fullerton Batten la gravità ceda cortesemente il posto alla leggerezza
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ovvero: come le foto di Leo Fuchs possano ancora vendicare la monotonia dei soliti quattro scatti di Audrey Hepburnspalmati sul ciarpame più dozzinale.
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ovvero: come una placida fauna possa invadere i santuari della cultura senza risultare invadente